Mentre si svolgono le prove scritte a crocette relative al concorso ordinario docenti, bandito nel 2020, il Miur ha presentato ai sindacati la bozza del bando di un nuovo concorso straordinario per i docenti, che dovrebbe svolgersi entro il 15 giugno dell’anno in corso. Il bando vero e proprio si attende entro fine aprile. Dovrebbero seguire la creazione delle commissioni, la convocazione dei candidati, lo svolgimento della prova.
Ci saranno delle differenze rispetto al concorso straordinario per il ruolo, ma anch’esso sarà rivolto agli insegnanti con almeno tre anni di servizio alle spalle, che, se vincitori, entreranno in ruolo durante l’anno scolastico 2022-2023.
La normativa che disciplina questo concorso è il Decreto Sostegni-bis e il Decreto Milleproroghe.
Come il precedente, il concorso ha base regionale, è diviso per CDC (classi di concorso) e riguarda la scuola secondaria di primo grado (scuole medie) e di secondo grado (scuole superiori), per i posti comuni, circa 14.000, di cui circa 4.000 relativi alle classi di concorso Stem: A020, A026, A027, A028, A041.
I candidati ammessi
I candidati ammessi al concorso straordinario bis per la scuola saranno i docenti:
abilitati e non abilitati;
con titolo d’accesso alla CDC o titolo equivalente conseguito all’estero;
non assunti tramite GPS o gli elenchi aggiuntivi per l’anno scolastico in corso;
che hanno svolto il servizio per almeno tre anni, anche non consecutivi, a decorrere dal 2017/18, anche su sostegno;
che hanno svolto almeno un anno sulla specifica CDC per cui concorrono.
La bozza sembra escludere gli iscritti alle graduatorie di primo grado nelle GPS (graduatorie provinciali). La fonte per le informazioni sui candidati inclusi ed esclusi arrivano dal sindacato CGIL. Ci sarà da pagare un contributo di segreteria.
La prova d’esame
La bozza prevede una prova orale della durata di trenta minuti circa, comprendente un colloquio in lingua inglese (di livello B2), tranne per le classi di concorso specifiche di lingua straniera, che avranno un colloquio interamente nella lingua che è materia d’esame. Le prove verranno estratte al momento e ogni prova verrà utilizzata per un unico candidato. Il punteggio massimo sarà 100 punti e non è previsto un punteggio minimo.
I titoli professionali, scientifici e accademici potranno essere valutati fino a ben 50 punti.
L’iter dei vincitori
I vincitori saranno coloro che avranno ottenuto il miglior punteggio e rientreranno nel numero dei posti messi a bando. I vincitori verranno assunti a tempo determinato per l’anno scolastico 2022/2023, e faranno un percorso formativo di 40 ore durante l’anno di prova, in collaborazione con le Università (5 CFU).
A settembre 2023 verrà assunto a tempo indeterminato chi supererà la prova finale dell’anno di prova.
I sindacati hanno richiesto alcune modifiche, come l’inclusione degli iscritti alla prima fascia, l’estrazione delle prove con 24 ore di anticipo, una rilevanza maggiore del servizio nel punteggio totale, e la creazione di una graduatoria che includa anche chi non rientra nei posti a bando.
Quali corsi e titoli contribuiscono al punteggio
Anche se la bozza del bando non specifica quali corsi e titoli contribuiscono ai 50 punti relativi ai titoli, i concorsi di questo tipo valutano sempre i titoli relativi alle lingue straniere e all’informatica. È importante, però, conseguirli adesso, prima che venga presentata la domanda.
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