Cambiare lavoro oggi: cosa fare
Il lavoro è un aspetto fondamentale della vita quotidiana, grazie ad esso, l’individuo ha la possibilità di raggiungere uno status tale da potersi permettere, perlomeno, una vita modesta e tranquilla.
Con il tempo, e a causa dei diversi cambiamenti economici globali che hanno sfaldato tutte le sicurezze della società, si è assistito a quello che Bouman denomina “decadimento del valore del lavoro”: l’etica del lavoro si svuota di significato e si assiste a una sempre più evidente disattenzione nei confronti dei lavoratori, in quanto il capitalista è offuscato sempre di più dal concetto marxiano legato al plus-valore.
In tale contesto, i lavoratori riconoscono di essere una mera merce di scambio facilmente intercambiabile e sostituibile, per tale motivo non sono emotivamente predisposti a percepire una qualsiasi forma di attaccamento verso i colleghi e verso il posto di lavoro.
Ne viene fuori un profilo di individuo che esclude qualsiasi sentimento di fedeltà al proprio impiego, soffocato dalla frustrazione lavorativa e sfiduciato dal punto di vista di crescita professionale, in quanto mero “oggetto di una catena di montaggio” che non fa pensare a un lavoro a lungo periodo. Il lavoratore non si sente in molti casi realizzato e valorizzato.
Il progresso tecnologico, inoltre, tende a creare sempre meno posti di lavoro.
La maggior parte dei lavori sta lentamente diventando robotizzata. In tale ambiente nessuno si sente più al sicuro e garantito, poiché da un momento all’altro potrebbe perdere il posto di lavoro e trovarsi senza alcuna sicurezza.
Cambiare lavoro: coraggio e niente paura
Nel caso in cui il lavoratore non è più convinto del suo lavoro, perché non si sente più parte di un ambiente lavorativo o stimolato e prospettato verso il futuro, è necessario agire attuando in primis una severa autocritica per capire se il problema è personale o proviene realmente dall’ambiente di lavoro. Decidere di provare a cambiare lavoro solo sulla base della spinta emotiva del momento potrebbe essere fatale.
Prima di mollare tutto si potrebbe, ad esempio, parlare apertamente con il datore di lavoro per:
Chiedere all’azienda orari di lavoro più flessibili;
Proporre un cambio di settore o team di lavoro, se possibile e coerente con le proprie skill;
Chiedere più coinvolgimento nei progetti e/o corsi di formazione e aggiornamento;
Valutare nuove modalità di lavoro.
Valutare quindi obiettivamente pro e contro di un eventuale passaggio ad altra azienda è di vitale importanza, solo successivamente si apre la possibilità di cercare un nuovo lavoro che soprattutto di questi tempi non è facile trovare.
In quali professioni investire
In questo momento storico, caratterizzato da una serie di problematiche legate al mondo del lavoro, l’unica cosa intelligente da fare consiste, in primis, nell’acquisire un valido titolo di studio e, secondariamente, accumulare nel bagaglio personale sempre maggiori competenze e abilità, che renderanno più facile l’accesso al mondo del lavoro.
Investire nella formazione “Green”, ad esempio, potrebbe essere una buona idea. Il mondo sta cambiando e la spinta verso la Green Economy si fa sentire sempre di più; allora perché non approfondire queste tematiche che sono strettamente connesse a diverse questioni e comunque a una moltitudine di corsi di studi Universitari in precedenza affrontati?
Il lavoro cambia e si adegua ai cambiamenti della società, non si può rimanere indietro, ci si deve evolvere in un’ottica di cambiamento e sviluppo e specialmente è importante utilizzare le proprie conoscenze, competenze e abilità per ricrearsi in un mondo in continua evoluzione.
Non è sopravvivenza bensì adattamento naturale.
Lista di alcune Professioni di successo
Ma quali “nuove” professioni e quelle maggiormente di successo?
Nell’elenco di Accademia Da Vinci compare al vertice la figura del Mobility Manager la nuova professione richiesta dalle PA. Sono pochi i Mobility Manager già formati, questa potrebbe essere una buona occasione per reinventarsi o per muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Il corso di Accademia Da Vinci, inoltre, rilascia certificazione.
E visto che la mobilità è un tema molto importante e che sta prendendo sempre più piede, stanno nascendo nuove figure come quella del Disability Manager, del Diversity Manager o del Climate Change Manager.
Chi è affascinato dal mondo agricolo o ha già svolto attività in questo settore può pensare di aggiornarsi facendo “convivere” agricoltura e tecnologia.
Un’altra figura molto richiesta dal mondo della PA e dai privati è quella dell’Esperto in gestione dell’energia (EGE). Accademia Da Vinci mette a disposizione un corso completo di 23 ore, anche questo con rilascio di CFP per gli ingegneri.
Per incrementare le competenze in materia di catena di distribuzione al fine di migliorare la coordinazione all’interno del magazzino segui il corso di Supply Chain Management
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