Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) è una importante figura direttiva nell’ambito scolastico
Il DSGA è la figura a capo del personale ATA nella scuola e nella gerarchia scolastica è la figura che viene subito dopo il dirigente scolastico. E’ un pubblico ufficiale che spesso si trova a lavorare anche al di fuori dei confini fisici dell’istituto scolastico nel quale è impiegato, svolgendo un’attività lavorativa di rilevante complessità e con rilevanza esterna. Prevalentemente un DSGA si occupa del coordinamento e della promozione e gestione di tutte le attività del personale ATA che opera all’interno dell’istituzione didattica. Ha anche, a volte, incarichi di tipo ispettivo. E’ questa figura professionale che propone il piano delle attività e le relative modalità di svolgimento delle mansioni del personale ATA seguendo le direttive del Dirigente Scolastico. Inoltre, a questa figura dirigenziale sono affidate le attività inerenti agli atti contabili e amministrativi, ma anche compiti di istruzione. Non è tutto, perché tra gli incarichi vi sono anche le attività legate al tutoraggio e alla formazione del personale scolastico. Si tratta quindi di un professionista che opera a 360° nel campo della gestione dei piani d’istruzione, anche del personale interno, ed è secondo esclusivamente al dirigente scolastico.
Come diventare DSGA?
Il DSGA, o Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi della scuola, è la figura dotata di autonomia operativa che si occupa dell’organizzazione delle attività di tutto il personale ATA. Il suo compito è quello di sovrintendere i servizi generali amministrativo-contabili e di ricopire tutte le attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi contabili. È anche funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili. È un lavoro che viene retribuito con un ottimo stipendio. Volendo riassumere possiamo dire che il DSGA è la figura direttiva più importante nella scuola dopo il Dirigente Scolastico. Ecco perché il DSGA è uno dei ruoli più ambiti da chi sogna di lavorare nelle scuole.
Il concorso: date e requisiti di accesso
Al concorso per DSGA, potranno partecipare i laureati nelle seguenti discipline:
giurisprudenza;
economia e commercio;
scienze politiche, sociali o amministrative.
Secondo recenti disposizioni si può accedere al concorso pubblico anche se non si è in possesso di un titolo accademico ma a patto di aver già prestato tre anni di servizio negli ultimi otto in qualità di assistenti amministrativi svolgendo le medesime funzioni del DSGA. Sono ben 1.826 i posti rimasti vacanti per DSGA. La Legge di Bilancio 2021, infatti, ha introdotto una modifica dei parametri sul dimensionamento delle scuole, per il solo anno scolastico 2021/22. Ciò ha determinato un incremento dei posti da coprire.
Ecco le principali novità sul bando per DSGA in arrivo:
il concorso è bandito su base regionale;
possono partecipare i cittadini italiani o di uno degli Stati membri dell’Unione europea, oppure i cittadini di Paesi terzi titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornati di lungo periodo ovvero dello status di rifugiato o dello status di protezione sussidiaria, in possesso dei diplomi di laurea, delle lauree specialistiche e delle lauree magistrali;
sono eliminate la prova preselettiva e la prova teorico-pratica;
le prove consistono in una prova scritta e una prova orale;
la prova scritta è unica su tutto il territorio nazionale, consiste nella soluzione di 60 domande a risposta multipla. Ha una durata di 120 minuti e si svolge presso sedi decentrate e mediante il supporto di strumentazione informatica;
non è prevista la pubblicazione dei quesiti prima dello svolgimento della prova scritta;
la correzione della prova scritta avviene attraverso procedimenti automatizzati e/o informatici;
la prova orale comprende un colloquio sulle materie d’esame, volto ad accertare la preparazione professionale del candidato e la capacità di risolvere due casi riguardanti la funzione di DSGA, la conoscenza degli strumenti informatici e delle TIC di più comune impiego, la conoscenza della lingua inglese attraverso la lettura e traduzione di un testo. Dura 50 minuti e può essere svolta in videoconferenza, attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e digitali;
le prove sono superate con un punteggio di almeno 48 punti, sia per lo scritto che per l’orale;
la valutazione dei titoli viene effettuata dopo l’espletamento della prova orale, solo per i candidati che l’hanno superata;
il punteggio massimo attribuibile a ciascun candidato è di 150 punti, di cui 60 per la prova scritta, 60 per la prova orale e 30 per la valutazione dei titoli;
le graduatorie regionali comprendono un numero di aspiranti pari ai posti messi al bando aumentati del 20 per cento;
le graduatorie restano valide per un periodo di 2 anni;
è previsto il periodo di prova per la conferma in ruolo;
c’è il vincolo di permanenza per i vincitori, che devono restare nella prima sede di assegnazione per almeno 3 anni scolastici.
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