Ripartiti i voucher per le imprese con contributi fino al 50% delle spese
Il ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha annunciato la riapertura degli incentivi per le piccole e medie imprese (PMI) che intendono accedere a consulenze 4.0 da manager e società specializzate in processi di innovazione o di quotazione in Borsa. La dote per le consulenze 4.0 è stata ripristinata con un budget rifinanziato di 25 milioni di euro, previsto dalla Legge di Bilancio del 2019, che ha stanziato un totale di 75 milioni di euro distribuiti equamente su tre anni.
Consulenze 4.0, date e procedure di accreditamento
I contributi offerti sono a fondo perduto e saranno concessi solo alle PMI che si avvalgono delle consulenze 4.0 fornite da manager e società di consulenza iscritti nell’elenco gestito dal MIMIT. Per garantire la qualità delle consulenze 4.0 è necessario che gli specialisti già registrati rinnovino la domanda di iscrizione dal 22 giugno al 5 settembre. Per i professionisti che non sono ancora registrati dovranno farlo per la prima volta entro la stessa data.
Voucher su misura per le aziende, fino al 50% delle spese con limiti differenziati
Il contributo finanziario varia in base alla dimensione aziendale. Le micro e piccole imprese possono beneficiare di un contributo pari al 50% delle spese ammissibili, con un limite massimo di 40.000 euro. Per le imprese di dimensioni medie, il contributo scende al 30% delle spese ammissibili, con un tetto di 25.000 euro. Nel caso in cui la domanda sia presentata da una rete di imprese, il contributo è invece fissato al 50% delle spese ammissibili, con un limite massimo complessivo di 80.000 euro.
Consulenze 4.0: Big data, cybersecurity, realtà aumentata…
In sintesi, i contributi a fondo perduto sono destinati a consulenze specializzate nell’innovazione di tecnologie avanzate come cloud, big data, cybersecurity, robotica avanzata, realtà aumentata, manifattura additiva, internet delle cose, simulazione e sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida e digital marketing.
… quotazione in Borsa, equity crowdfunding e altri strumenti
I contributi possono anche essere utilizzati per consulenze 4.0 relative alle spese necessarie per accedere a canali di finanza alternativa, come la quotazione in Borsa, la partecipazione al programma Elite, l’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, nonché l’utilizzo di strumenti come l’equity crowdfunding, l’invoice financing o l’emissione di minibond.