Previsto un esonero contributivo del 100% a favore dei datori di lavoro privati
Approvato dalla Commissione Europea il Bonus donne disoccupate, un Aiuto di Stato richiesto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Questa misura, estesa fino al 2023 dalla Legge di Bilancio, mira a favorire l’inclusione lavorativa delle donne svantaggiate, promuovendo l’integrazione nel mercato del lavoro e garantendo pari opportunità.
Bonus donne disoccupate 2023, le agevolazioni
Il bonus donne disoccupate prevede un esonero totale del versamento del 100% dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 8.000 euro. Previsto in favore dei datori di lavoro privati, è riconosciuto per le assunzioni di personale femminile a tempo indeterminato o determinato, per le trasformazioni a tempo indeterminato, anche part-time, per un periodo di:
18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato
12 mesi per i contratti a tempo determinato.
L’esonero contributivo fornisce incentivi alle imprese per le assunzioni delle donne, contribuendo al miglioramento delle loro condizioni economiche e sociali. Si basa su una visione di uguaglianza di genere e sul riconoscimento del valore e delle competenze delle donne nel mondo del lavoro.
A chi è rivolto il bonus donne disoccupate?
Il bonus donne disoccupate 2023 è dedicato alle assunzioni di donne lavoratrici svantaggiate, definito dalla legge Fornero, n. 92/2012.
Nella categoria di donne svantaggiate sono quindi incluse:
donne con almeno 50 anni di età disoccupate da oltre 12 mesi;
donne di tutte le età senza lavoro regolarmente retribuito da almeno 24 mesi;
donne di tutte le età senza lavoro regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea;
donne di tutte le età senza lavoro regolarmente retribuito da almeno 6 mesi in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità occupazionale uomo-donna che supera il 25% in tutti i settori economici dello Stato, secondo l’articolo 2, punto 4, lettera f) del Regolamento (UE) n. 651/2014.
I datori di lavoro che possono usufruire del bonus donne disoccupate
L’accesso al bonus è per i datori di lavoro privati, compreso il settore agricolo. Non è applicabile, invece, per la Pubblica Amministrazione e altri settori amministrativi nazionali. Per quanto riguarda i contratti, il bonus donne disoccupate non si applica all’apprendistato, al lavoro domestico e a quello intermittente.
L’INPS ha pubblicato la circolare n. 58, con la quale fornisce le istruzioni per l’incentivo alle assunzioni agevolate femminili del 2023. Rispetto allo scorso anno è stato aumentato il limite massimo dello sgravio che passa degli attuali 8.000 euro, rispetto ai 6.000 precedenti.
I requisiti in possesso dei datori di lavoro per poter richiedere il bonus donne disoccupate sono:
adempimento regolare degli obblighi di contribuzione previdenziale, come indicato dal DURC, Documento Unico di Regolarità Contributiva;
assenza di violazioni delle norme fondamentali che tutelano le condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
conformità agli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché a quelli regionali, territoriali o aziendali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori che sono più rappresentative a livello nazionale.
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