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Disoccupazione giovanile: la nostra competenza per sostenere il lavoro

Ecco quali sono le iniziative concrete per contrastare la disoccupazione giovanile 

Quante volte avrai sentito parlare dei “giovani d’oggi” sempre più demotivati, a casa senza un’occupazione o incerti sul proprio futuro professionale? Sicuramente molto spesso, visto che si tratta di un fenomeno crescente e che continua a rappresentare un problema significativo non solo per l’Italia, ma anche in Europa e nel resto del mondo.

Secondo i dati Ocse, relativi al 2023, infatti, l’Italia si colloca al quinto posto tra i Paesi con il più alto tasso di disoccupazione giovanile, a pari merito con la Cina.

La notizia non sorprende se consideriamo che, in base ai dati ISTAT dello scorso maggio, il 21,7% dei giovani tra i 15 e i 24 anni non ha un lavoro e ne cerca attivamente uno. Si tratta di un dato molto preoccupante, se consideriamo che la media europea è del 13,8% e che il tasso di occupazione nazionale è aumentato dell’1,7% rispetto all’anno precedente.

Ma cosa si nasconde dietro questo fenomeno? In questo articolo, esploreremo le cause, e soprattutto, le soluzioni che possono essere intraprese per garantire ai giovani il diritto al lavoro, dando loro la possibilità di contribuire attivamente allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. 

Quali sono le cause della disoccupazione giovanile in Italia

Stage sottopagati, contratti incerti e una maggiore difficoltà a trovare un impiego: le cause di questa generale riluttanza da parte dei giovani italiani a entrare nel mondo del lavoro sono molteplici e complesse. Tra le principali possiamo citare:

  • la crisi economica e finanziaria, aggravata dalla pandemia del Covid-19, che ha portato a una riduzione delle opportunità lavorative;
  • la scarsa qualità dell’istruzione e della formazione, che non sempre risponde alle esigenze e alle competenze richieste, sempre più specifiche;
  • la legislazione e la regolamentazione del mercato del lavoro, che spesso porta a dover accettare contratti precari, a tempo determinato o a progetto, con salari troppo bassi e scarsa tutela;
  • la mancata corrispondenza tra formazione e offerta di lavoro, che rende difficile trovare un impiego per le competenze acquisite, aumentando il gap generazionale e l’impossibilità di trovare giovani con le stesse abilità dei propri dipendenti;
  • la difficoltà di accesso al credito che limita le possibilità di avviare progetti imprenditoriali, soprattutto in un contesto di incertezza e di poca fiducia.

Cos’è Garanzia Giovani, l’opportunità per sostenere i giovani nel lavoro

Per affrontare il problema, dunque, sono necessarie delle iniziative concrete, coordinate e integrate, volte a colmare il gap tra disoccupazione e lavoro, attraverso una serie di attività di formazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro che permettano ai giovani di acquisire competenze spendibili nel mercato.

Tra le iniziative più interessanti e concrete, possiamo citare sicuramente Garanzia Giovani, il piano europeo che si propone di offrire ai giovani diverse opportunità e percorsi personalizzati, in base ai loro bisogni, alle loro aspirazioni e potenzialità.  Il programma è rivolto ai NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero ai giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni residenti in Italia che non lavorano, non studiano e non seguono alcun corso di formazione.

Per aderire al programma, i giovani devono rispondere a una serie di requisiti, tra cui:

  • essere residenti nelle Regioni italiane ammissibili all’iniziativa e nella Provincia autonoma di Trento;
  • essere disoccupati;
  • non essere iscritti ad un regolare corso di studi;
  • non essere inseriti in corsi di formazione, compresi quelli di aggiornamento professionale o per mantenere l’iscrizione ad un Ordine professionale o ad un Albo;
  • non risultare partecipanti di tirocini extracurriculari formativi;
  • non svolgere al momento servizio civile;
  • non avere in atto lo svolgimento di altre politiche attive.

Garanzia Giovani prevede una prima fase di accoglienza e orientamento presso un centro o un ente autorizzato per illustrare al candidato quali sono i percorsi formativi disponibili e individuare quello che meglio risponde alle sue esigenze. Il percorso può essere individuale o individualizzato con massimo 3 partecipanti, e viene erogato da soggetti accreditati dalle Regioni o dalle imprese.

Accademia Da Vinci, il partner qualificato per entrare nel mondo del lavoro

Oltre ai progetti attuati a livello nazionale da Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, ogni Regione può scegliere come gestire tali iniziative a livello territoriale, per esempio, scegliendo quali azioni adottare tra quelle previste dal programma, o apportando delle modifiche in base alle specificità locali.

I giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro in Lombardia o in Calabria, possono accedere al programma Garanzia Giovani Regione Lombardia o al programma Garanzia Giovani Regione Calabria con il supporto di Accademia Da Vinci in quanto Ente di formazione accreditato.

Il nostro staff, affidabile e qualificato, può guidarti in questo percorso, fornendoti un supporto concreto nei seguenti servizi:

  • Costruzione del curriculum vitae, per valorizzare le tue competenze e le tue esperienze, e renderle visibili agli occhi dei potenziali datori di lavoro;
  • Costruzione di lettere di presentazione, per accompagnare il tuo curriculum con una comunicazione efficace e persuasiva, che evidenzi i tuoi punti di forza e il tuo interesse per la posizione a cui ti candidi;
  • Bilancio di competenze, per fare il punto sulle tue conoscenze, abilità e attitudini, e individuare i tuoi obiettivi professionali e le aree di miglioramento;
  • Supporto alla ricerca attiva di lavoro, per aiutarti a individuare le opportunità esistenti e a utilizzare i canali più adeguati per candidarti, come i portali web, le agenzie di collocamento, i centri per l’impiego, le fiere del lavoro, ecc.;
  • Preparazione in vista di eventuali colloqui di selezione, per darti dei consigli utili su come presentarti, come rispondere alle domande, come gestire lo stress e come impressionare positivamente il recruiter;
  • Corsi di formazione gratuiti, per fornirti le competenze tecniche, trasversali e digitali necessarie per inserirti nel mercato del lavoro o per avviare una tua attività imprenditoriale, in linea con le richieste e le tendenze del mondo del lavoro.

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