La Finanza agevolata è uno degli strumenti finanziari messi a disposizione delle imprese per sostenere investimenti e sviluppare l’attività. Può essere definita come l’insieme di strumenti messi a disposizione dal legislatore al fine di generare un “vantaggio competitivo” per le imprese, incidendo in maniera positiva sullo sviluppo e sulla crescita aziendale.
Si tratta una specializzazione della più ampia disciplina della finanza aziendale, volta ad individuare e reperire risorse finanziarie rese disponibili attraverso i bandi pubblici regionali, nazionali, comunitari. Ma accedere agli incentivi pubblici può rivelarsi un percorso ad ostacoli per chi non conosce a fondo la materia. Un complesso di investimenti che favoriscono lo sviluppo di progetti aziendali, coprendo, per quanto possibile, il fabbisogno finanziario mediante l’ottenimento di agevolazioni. L’Unione Europea prevede un’ampia gamma di strumenti di finanza agevolata, applicabili sia direttamente in ciascuno degli Stati membri che indirettamente mediante misure adottate dal legislatore nazionale (Governo e Regioni). Anche le Regioni, le Province ed i Comuni attuano politiche di intervento a favore delle piccole e medie imprese attraverso la pubblicazione di numerosi bandi di sostegno volti all’erogazione di agevolazioni rivolte ad aziende sane e meritevoli.
Un corso ad hoc per sfruttare e intercettare incentivi e risorse
Per usufruire di tali agevolazioni risulta opportuno non solo essere adeguatamente informati, ma è necessario possedere tutte le competenze tecniche necessarie tanto nella fase di studio e analisi dei requisiti richiesti dalle diverse misure agevolative, quanto nella successiva fase di progettazione e la preparazione della modulistica di volta in volta richiesta. E proprio per capire al meglio gli strumenti della finanza agevolata, intercettare quello che il legislatore mette a disposizione per le aziende, Accademia Da Vinci mette a disposizione un apposito corso con attestato di frequenza su come reperire le risorse finanziarie di cui le aziende necessitano ma a condizioni più vantaggiose, in modo da supportarne lo sviluppo economico.
Strumenti finanziari per favorire lo sviluppo di nuovi progetti, la realizzazione di nuovi investimenti o l’assunzione di nuovo personale, ma anche per imparare a distinguere le varie tipologie di contributi, gli aspetti fiscali e contabili degli aiuti economici. Aiuta a conoscere le principali leggi di agevolazione finanziaria dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni e saper richiedere un contributo per effettuare gli investimenti necessari allo sviluppo delle attività in azienda. Qui tutte le informazioni necessarie per accedere al nostro corso https://www.davinciformazione.com/corso/finanza-agevolata-per-le-imprese/
Transizione 4.0: incentivi impresa e Industria 4.0
l Piano Industria 4.0 è l’ultimo grande progetto di politica industriale attuato in Italia, continuamente rivisto e aggiornato fino a sfociare nel Piano Transazione 4.0 che ha ricompreso una serie di strumenti – nuovi o già utilizzati ma opportunamente semplificati – per accompagnare il Made in Italy a essere competitivo sul mercato interno e all’estero.
Con Impresa 4.0 e Piano Transizione 4.0: si sono moltiplicare le agevolazioni e gli incentivi per le aziende che investono in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica e digitale dei processi produttivi, potenziano e formano il personale, puntando tutto sul risparmio energetico, sul green e sulla riconversione delle attività verso un modello di economia che mantiene il più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e riduce al minimo la produzione di rifiuti. Se opportunamente utilizzati in modo sinergico e continuativo, gli strumenti della Transizione 4.0 sono fondamentali per sostenere gli investimenti e dare un deciso sostegno nel recupero di liquidità aziendale con percentuali che raggiungono anche il 55% in risparmio, attraverso il recupero della spesa sostenuta (detrazione di imposte).
Le altre principali tipologie di agevolazione
Le agevolazioni previste possono essere concesse in diverse forme secondo le modalità previste dalla vigente normativa nazionale: contributo a fondo perduto, contributo in conto interessi, finanziamento agevolato, concessione di garanzia.
Contributo a fondo perduto
Prevede l’erogazione di una percentuale della spesa (quindi una somma di denaro) che viene restituita all’impresa come contributo e che non dovrà essere rimborsato. Il contributo a fondo perduto può prevedere anche la concessione di un credito di imposta o di un bonus fiscale. Si calcola sul valore di un bene o di una attività che l’impresa ha pagato e sostenuto e rendicontato all’ente pubblico. Il contributo a fondo perduto può essere erogato sotto forma di voucher, ovvero quale titolo di spesa, nominativo e non trasferibile, spendibile unicamente per l’acquisto di beni e/o servizi determinati presso fornitori e/o consulenti accreditati in uno specifico albo.
Finanziamento a tasso agevolato
L’agevolazione n questo caso consiste in un credito concesso ad un tasso inferiore rispetto alle condizioni applicate sul mercato dei capitali alla clientela primaria, per operazioni similari. In pratica è un finanziamento in tutto o in parte, in questo caso si parla di cofinanziamento, erogato con fondi pubblici ad un tasso inferiore rispetto a quello di mercato, tipicamente lo 0,5%. La differenza tra il tasso di mercato e il tasso agevolato è il guadagno per l’impresa. In questo caso l’entità del tasso agevolato stabilita dalla legge è una percentuale del tasso di riferimento vigente al momento della concessione dell’agevolazione. Il tasso di finanziamento può essere fissato in modo definitivo dalla legge di riferimento oppure, come accade nella maggior parte dei casi, può variare al variare del tasso di riferimento.Va sottolineato il fatto che, una volta concesso il finanziamento agevolato, il tasso non varia più al variare del tasso di riferimento, ma resta fisso per tutta la durata del rimborso.
Contributo in Conto Interessi
Si tratta di un contributo a fondo perduto calcolato non sul valore di un bene acquistato dall’azienda ma sul tasso di interesse passivo pagato su di un finanziamento. Viene calcolato sviluppando un piano di ammortamento con capitale e tempo uguale al finanziamento sottostante ma con interesse pari a quello previsto dall’agevolazione.
Concessione di Garanzia
Consistente generalmente nel porre a carico dell’ente pubblico gli oneri relativi alle garanzie che il soggetto beneficiario è tenuto a prestare per ottenere un finanziamento dal sistema bancario.
Contributo in conto capitale
Un contributo a fondo perduto finalizzato a incrementare il patrimonio di un’azienda favorendo l’acquisizione di immobilizzazioni o l’aumento del capitale sociale.
Contributo in conto impianti
Rrappresenta una categoria specifica essendo contributo a fondo perduto erogato al fine di ridurre il costo di acquisizione di beni ammortizzabili ed incentivarne gli investimenti. Concorre alla formazione del reddito di esercizio nella stessa misura in cui vi concorre il costo del bene ammortizzabile, sotto forma di quote di ammortamento.
Bonus fiscale
È uno strumento agevolativo che ha una valenza di tipo fiscale, in quanto la monetizzazione del beneficio avviene in sede di pagamento di imposte e contributi (riguarda tutti i versamenti effettuati con il modulo F24). Può essere inteso come un contributo in conto capitale e va a ridurre il peso di determinate imposte che gravano sull’impresa (detrazione d’imposta). Il bonus fiscale può essere previsto a fronte di specifici investimenti, nonché per l’assunzione di personale allo scopo di aumentare l’occupazione all’interno di un’area produttiva.
Credito d’imposta
Esso viene indicato e monetizzato in sede di dichiarazione dei redditi e riguarda i pagamenti di IVA, IRPEF, IRES e i versamenti indicati dalla Circolare 219/e del 18 settembre 1999. Solitamente viene concesso per investimenti, nuove assunzioni, dividendi. Questa agevolazione non è considerata un ricavo.