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È stata pubblicata l’analisi del mercato del lavoro in Italia settembre 2022
È stata pubblicata l’analisi del mercato del lavoro in Italia settembre 2022, redatta dal Ministero del Lavoro, ANPAL e Banca d’Italia. Dai dati emerge che l’occupazione dipendente continua a crescere, anche se dalle indagini condotte nei mesi precedenti non si prefigurava una situazione favorevole. Tuttavia, tra luglio e agosto sono state registrate quasi 35.000 nuove assunzioni.
Crescono le assunzioni a tempo indeterminato
Il dato positivo riguarda i rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato sottoscritti a luglio e agosto, mentre è negativo quello dei contratti a tempo determinato che risentono maggiormente della crisi di vari settori produttivi. Infatti, nella manifattura è stata individuata un’ampia eterogeneità, determinata anche dagli effetti settoriali dei rincari dell’energia. Nel 2022, i dieci comparti a maggiore intensità energetica, hanno mostrato un significativo rallentamento. Il settore alimentare, soprattutto in estate, è entrato particolarmente in crisi perché è stato penalizzato dalle difficoltà negli approvvigionamenti delle materie prime. La situazione non è molto diversa per il settore edile. Il commercio e il turismo, invece, hanno ottenuto una forte espansione, soprattutto nei mesi primaverili.
Divario di genere e di appartenenza territoriale
Il rallentamento del mercato del lavoro a luglio e agosto 2022 ha interessato entrambi i generi. Ne hanno risentito della decelerazione dei servizi il settore delle costruzioni, soprattutto per la componente maschile. La crescita dell’occupazione femminile è stata nettamente inferiore a quella maschile nei primi otto mesi dell’anno. Tra luglio e agosto la crescita si è concentrata esclusivamente nel Centro Nord, mentre nel Mezzogiorno, esclusa la spinta del comparto edile e del turismo, la fase di espansione dell’occupazione si è interrotta. Purtroppo, nel meridione, il tasso di occupabilità riporta dati negativi anche nei mesi estivi. Le assunzioni a tempo indeterminato sono diminuite mantenendosi, contrariamente al resto del Paese, nettamente al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Nei mesi di luglio e agosto si è intensificato il flusso di nuove DID rilasciate da persone disponibili a lavorare. Parliamo di quasi 113.000 in media ogni mese dall’inizio del 2022, con andamenti simili per entrambi i generi. Considerando il numero di entrate e uscite, le DID sono diminuite tra gennaio e luglio 2022. Nei primi 7 mesi del 2022 quindi, è stato registrato un calo. Ciò vale soprattutto per la popolazione maschile, presumibilmente a causa della diminuzione della domanda di lavoro nella manifattura e nelle costruzioni. Il numero di donne uscite dalla disoccupazione dopo aver trovato un impiego è lievemente aumentato. Invece, quello degli uomini è sceso di quasi il 9%.
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