Metaverso: un mondo virtuale e interconnesso che coinvolge diverse tecnologie
Metaverse, in italiano “metaverso”, è un mondo virtuale, per lo più ancora ipotetico, al quale si può accedere da una particolare tecnologia di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR). Le persone collegate al suo interno, fanno parte del mondo fisico, ma interagiscono con avatar e ed entità virtuali. Infatti, è stato proprio Facebook che ha cambiato il proprio nome in Meta creando un rimando a questo nuovo ambiente. Invece di utilizzare un computer, nel metaverso basterebbe usare un auricolare (o un visore) per entrare in un mondo virtuale che collega tutti i tipi di gruppi digitali. L’idea è quella di creare una sorta di internet di livello superiore, sovrapposto al mondo fisico.
Metaverso: una nuova realtà
Una “embodied di Internet”: è questa la definizione che Mark Zuckerberg ha dato per spiegare cosa sia il metaverso. Quindi, una rete internet con un corpo. Il metaverso è in divenire, come lo è stato Internet negli anni ’90. La sua nascita ha destato confusione nel grande pubblico ed oggi il concetto di Metaverso sta ripercorrendo lo stesso cammino. Il termine, infatti, fa riferimento ad un’evoluzione del digitale, nella quale è incluso anche il web 3.0. Si tratta di una rete composta da mondi virtuali immersivi ed interconnessi, nei quali gli utenti possono utilizzare un avatar per interagire tra loro, lavorare, effettuare acquisti e partecipare a varie attività della vita quotidiana. Il rebranding di Facebook in Meta ha contribuito a diffondere l’idea che il Metaverso sia fruito tramite la realtà virtuale, tuttavia questa non è una condizione necessaria. Il Metaverso può essere utilizzato per mezzo di pc, smartphone, sistemi di realtà virtuale o aumentata o, in generale, tramite qualunque altro mezzo multimediale.
Web 3.0 e intelligenza artificiale
Realtà aumentata e virtuale, insieme all’intelligenza artificiale, sono gli asset più importanti da cui partire. La AR, tramite telefono, ipad o occhiali, aumenta quello che già vedo, creando uno switch dal 2d al 3d. La VR permette invece di interagire con luoghi e soggetti virtuali. Il 5G ci permetterà di navigare alla velocità della luce, riducendo sensibilmente i tempi di latenza. Dunque, il Web 3.0 rappresenta l’insieme delle tecnologie emergenti di AI, VR, AR, 5G, Blockchain che non sono mai esplose. All’interno del metaverso, l’intelligenza artificiale può essere applicata in diversi modi agli elementi presenti al suo interno. Questi elementi sono parte dell’ambiente di gioco e sono progettati per reagire e rispondere alle azioni dei giocatori. Con le capacità di elaborazione dell’intelligenza artificiale, possono essere posizionati negli spazi 3D per creare conversazioni realistiche o per svolgere specifiche attività. A differenza di un utente umano, un’intelligenza artificiale può funzionare da sola ed essere utilizzata contemporaneamente da milioni di giocatori.
I primi approcci al metaverso
Google ha già reso disponibili funzioni che integrano l’intelligenza artificiale nei nostri smartphone. Due brand iconici: Gucci e Prada si sono già mossi in questa direzione. Più in generale, la moda è stato il primo tra i settori a riversarsi nel metaverso poiché al suo interno è possibile rintracciare una creatività che si sposa bene con quella della moda. Le aziende della moda stanno già investendo per costruire un ponte tra la realtà virtuale e reale. Sono inoltre in arrivo una serie di servizi e prodotti perché, ad esempio, con la AR e la VR l’e-commerce cambia e l’esperienza di acquisto diventa più consapevole, personale e contestuale.