Gli italiani temono di essere a rischio sia nelle proprie abitazioni che per strada
Sono in aumento le richieste di sistemi per la videosorveglianza delle abitazioni e di tecnologie in grado di garantire maggiore sicurezza. Gli italiani sono molto preoccupati, non si sentono tutelati all’interno delle proprie case e vivono nell’angoscia che le protezioni di cui dispongono non sono abbastanza.
La percezione del rischio aumenta
Pare che a seguito della pandemia siano calati i reati commessi, tuttavia la percezione del rischio per i cittadini rimane elevata. Secondo un’indagine condotta sulla percezione della sicurezza dei cittadini italiani, è emerso che il 55% della popolazione è spaventata dall’idea di subire furti in casa. Il 41% teme di essere aggredito per strada mentre il 29,6% è preoccupato di un’eventuale emergenza sanitaria. Quest’ultima preoccupazione probabilmente pone le proprie radici nel terrore che la pandemia da covid-19 ha trasmesso ai cittadini. Diciassette milioni di italiani si sentono poco sicuri all’interno delle mura domestiche. Le percentuali salgono tra le donne e per chi vive nelle regioni del Sud. Molti altri, invece, hanno paura a rimanere a casa da soli di notte. Cresce anche la paura di trovarsi invischiati in una rapina, di subire un furto d’auto, di essere borseggiato per strada o sui mezzi pubblici. C’è anche chi teme un incendio domestico.
Violazione di dati
Gli italiani temono anche di subire un furto di dati o una truffa online. I cittadini dichiarano di avere paura di subire violazione informatiche mentre svolgono operazioni bancarie, di lavoro e acquisti online. I più anziani sono invece, preoccupati del libero accesso ad Internet da parte dei minorenni. Quindi ci si chiede quale ruolo possono giocare le nuove tecnologie al servizio della protezione della persona. È chiaro che è necessario lavorare sulle radici dei problemi per rafforzare la prevenzione. Un sistema di sicurezza deve intervenire prima che il reato si compia. Attivare un sistema d’allarme deve essere un processo naturale e semplice. Gli italiani credono nella sicurezza privata, specialmente nella combinazione vincente tra tecnologie avanzate e risorse umane professionalizzate. Bisogna fare di tutto per prevenire, gestire e intervenire fisicamente in situazioni di allarme.
Ciò che emerge dalle indagini condotte è che l’insicurezza rappresenta il tratto distintivo della nostra società. Fino a qualche anno fa, ci si sentiva insicuri in casa oppure sul lavoro, per la propria salute o per l’incolumità fisica. Oggi questi confini non esistono più perché l’insicurezza riesce a permeare ogni dimensione della vita dei cittadini. Per questo motivo si pensa che possa essere una buona idea quella di utilizzare sistemi di sicurezza come l’intelligenza artificiale. Questo perché creando delle tecnologie che siano il più simile possibile ad un essere umano, porterà la popolazione a sentirsi decisamente più tranquilla sui rischi a cui si sentono esposti. Gli umanoidi sono una realtà sempre più vicina ed è arrivato il momento di considerarli parte integrante delle nostre vite.